Santa Croce
La chiesa di Santa Croce è stata la prima Chiesa Parrocchiale di Oschiri sin dalla sua costruzione originaria, risalente alla seconda metà del ‘600. L’edificio attuale risale al 1860 circa.
La costruzione della vicina chiesa della B.V. Immacolata risalente nel primo impianto al 1762, sottrae a Santa Croce il titolo di Chiesa Parrocchiale che viene da allora adibita ad oratorio.
Manterrà tale funzione sino al 1862 anno in cui le precarie condizioni statiche della vicina Parrocchiale maggiore, obbligano la curia locale ad abbandonarla e riportare l’esercizio del culto a Santa Croce. Manterrà questa funzione sino al 1907 anno in cui fu riaperta alle celebrazioni la Chiesa B.V. Immacolata interamente ricostruita.
In questo periodo, il poeta satirico e polemico Antonio Domenico Migheli, compone nel 1892 la celebre poesia Sa Briga ‘e Sos Santos, ispirato dall’angustia in cui furono costrette le statue dei Santi rimosse dalla Parrocchiale in rovina e costrette a convivere, sgomitando, nella piccola Ciesa di S. Croce.
L’ingresso attuale è rifatto sulla facciata posteriore nel Corso Umberto I° risalente al 1860. Ancora visibile il piccolo campanile sul lato opposto dell’attuale facciata d’ingresso, che testimonia su quel versante la nascita dell’edificato originale del paese.
Nel XVII secolo è stata fondata la confraternita che porta il suo nome, ricostituita in anni recenti dopo circa 50 anni di inattività. Per decenni, durante il ‘900 ha accolto generazioni di ragazze e ragazzi svolgendo un ruolo di riferimento fondamentale per l’aggregazione sociale di carattere spirituale, culturale e sportivo.
L’ultimo restauro risale al 2021 finanziato congiuntamente dalla curia e dal comune di Oschiri, ed è stata riaperta al culto.